Questo articolo ha ben poco a che vedere con la futura attività di ortisconvolti ma ha molto a che fare con il futuro di tutti noi e delle prossime generazioni. Come dice il titolo non sarò “polemico” ma sarò decisamente “acido” (meglio dire “incazzato”). La notizia di pochi giorni fa dell’acquisizione di Monsanto da parte della tedesca Bayer non può lasciare indifferenti; il colosso della chimica e della farmaceutica che controllerà il colosso mondiale delle sementi con tanto di bioingenieria e OGM annessi e connessi è da incubo, un passo avanti per “l’armaggedon” della biodiversità.
Vi dice nulla la frase di Henry Kissinger, anche se non la più famosa, dell’immagine sopra ?
Le “profetiche” affermazioni stanno diventando realtà, negli ultimi 10/20 anni la sua “visione” del mondo si sta avverando con una repentina accelerazione mai vista in precedenza. Negli anni 90 abbiamo assistito alla nascita degli ogm e alla “raccrappicciante” approvazione (da parte del WTO, organizzazione mondiale del commercio, nel 1994) della norma che sancisce la possibilità di brevettare gli “esseri viventi“ (gli ogm di cui sopra), la crisi alimentare della seconda metà degli anni 2000 ha portato al “land-grabbing“, fino a giungere ai giorni nostri con la concentrazione del “potere alimentare” nelle mani di pochissime multinazionali agro-chimico-farmaceutiche.
Chiedo scusa (anzi per niente!) ma con questa “evoluzione degli eventi” rivendico il diritto ad “incazzarmi” seriamente. La recente acquisizione di Monsanto (leader mondiale nella produzione di sementi OGM) da parte della tedesca Bayer (leader mondiale della chimica e farmaceutica) va esattamente nella direzione descritta da Kissinger (per non parlare del “leggerissimo“ conflitto d’interessi); non credo alla “casualità” del fatto ma piuttosto ad un vero e proprio “disegno geopolitico” ed “economico-finanziario” volto ad accentrare il potere nelle mani di pochi gruppi (pochi individui) a scapito di miliardi di persone che corrono il rischio di venir private dei loro diritti e della loro libertà.
A cosa mi riferisco ? Una prima “carrellata” di risposte la trovate qui sotto, c’è da rabbrividire!
Voglio essere più che ottimista (si fa per dire…)
La parola OGM induce immediatamente a pensare a future possibili implicazioni per la salute umana così come la storia della chimica insegna (anche della farmaceutica, un esempio su tutti le ANFETAMINE pubblicizzate come una “manna dal cielo” negli anni ’50 e ’60), pensate agli anni 60/70 del secolo scorso, a quali conseguenze abbiano portato prodotti come DDT, PCB, AGENTE ARANCIO (presente tuttora nei diserbanti) senza dimenticare il disastro di Seveso e, più recentemente, ORMONI DELLA CRESCITA (mucca pazza), ASPARTAME, ANTIBIOTICI NEGLI ALLEVAMENTI e chi più ne ha più ne metta. Da una ventina d’anni ad oggi è stato fatto un’ulteriore passo in avanti, non più solo chimica ma genetica, manipolazione del dna, ossia, manipolazione della vita stessa. Le conseguenze, probabilmente, si manifesteranno solo fra molti anni per cui, nonostante alcuni studi siano già piuttosto “allarmanti“, voglio essere ottimista presupponendo che le modificazioni genetiche non abbiano alcuna conseguenza sulla nostra salute (le avranno ma, probabilmente, lo sapranno solo le future generazioni, i poteri economici sono bravissimi ad “insabbiare“).
Una delle cose che preoccupa maggiormente nell’immediato è quanto sta già avvenendo la dove gli ogm sono già presenti, anche da poco tempo, e quali conseguenze socio-economiche stanno comportando. L’esempio più eclatante riguarda il cotone (ogm Monsanto, manco a dirlo) che ha ridotto sul lastrico decine di migliaia di agricoltori indiani (molti di loro suicidi). Cos’è successo ? Semplicemente l’evoluzione naturale ha fatto il suo corso…
Le sementi geneticamente modificate per resistere agli attacchi di un particolare parassita hanno miseramente fallito, la natura è stata molto più efficiente della genetica selezionando quegli individui (quegli insetti) in grado di resistere e attaccare ugualmente la pianta in questione che si sono poi riprodotti distruggendo in pochissimi anni la maggior parte dei raccolti con danni enormi per una miriade di agricoltori che praticamente dall’oggi al domani hanno perso tutto (a favore delle banche e, conseguentemente, delle multinazionali stesse che hanno potuto accaparrarsi le terre per cifre irrisorie).
I richi concreti per la biodiversità
Quanto accaduto in India ha implicazioni mondiali, se in quei campi è stato un’insetto a causare la distruzione dei raccolti è certo che accadrà anche in altri luoghi, se non sarà un parassita potrà essere una malattia o una infestante (per queste ultime sta già accadendo, si sono evolute per resistere ai diserbanti che, per aver effetto, vengono impiegati in dosi sempre più massicce). Cosa si aspettano i luminari della genetica? Che la natura stia passivamente a guardare? Siatene certi… non sarà così, le teorie di Darwin non mentono, l’evoluzione lo insegna, per quanto diserbante o insetticida si usi non si elimineranno tutte le infestanti o i parassiti, un gruppo, per piccolo che sia, sopravviverà, sarà “resistente“, si riprodurrà e continuarà a compiere il suo ciclo vitale in barba alla genetica.
Lo scenario che si presenta davanti è “apocalittico“, la diffusione di monoculture è già un rischio enorme ma se a questo si aggiunge l’uniformità del patrimonio genetico (semi ogm tutti identici) le conseguenze non potranno che essere devastanti, non è questione di se accadrà, ma di quando. Come ?, Consideriamo due varietà di mais, il mais X e il mais Y ognuno con patrimonio genetico leggermente differente dall’altro; il virus o malattia o parassita di turno attacca e distrugge il mais X mentre il mais Y, grazie a quella sua piccola variazione nel DNA, riesce a resistergli arrivando a maturazione, il raccolto è salvo, questa è la biodiversità. Se, invece, il mais fosse stato tutto della varietà X vi lascio immaginare le conseguenze…
Molte varietà coltivate da millenni sono frutto di selezione naturale e incroci favoriti dall’uomo senza che ne sia mai stato stravolto il patrimonio genetico, cercando di migliorarlo ma sempre all’interno di un determinato gruppo di geni, è ben difficile che il gene di un merluzzo s’insinui naturalmente nella catena del dna di un pomodoro, la genetica l’ha fatto aprendo un’universo d’incognite prima fra tutte la naturale conseguenza che gli ogm, volere o volare, s’incrociano e s’incroceranno con le varietà “tradizionali” portando all’estinzione di una moltitudine di piante autoctone con l’irrimediabile perdita del loro patrimonio genetico, il conseguente aumento esponenziale dei rischi patogeni è più che un’ipotesi è praticamente una certezza.
Salvare la biodiversità dicendo NO alla coltivazione e AL CONSUMO degli ogm è un’obbligo a cui nessuno dovrebbe sottrarsi, ne va del futuro delle prossime generazioni e della sostenibilità alimentare.
La politica prostrata inanzi ai poteri forti (qui l’incazzatura raggiungerà l’apice).
Di fronte ad un colosso da miliardi di euro come credete che reagirà la nostra classe politica e quella europea?… si metterà a 90° come al solito e senza pensarci troppo autorizzerà (se non imporrà) l’uso degli ogm. I presupposti la dicono lunga… La Bayer è tedesca e, si sa, è la Germania a dettar legge in europa (non ci è riuscita con due guerre mondiali ma con una economica si), la Monsanto è statunitense ed è ben nota per non guardar in faccia a nessuno per proteggere i propri interessi a costo di ridurre sul lastrico migliaia di agricoltori o distruggere interi ecosistemi pur di far profitto (fate una ricerca sulla rete e ve ne accorgerete). Come se non bastasse gli stati Uniti stanno facendo enormi pressioni sull’Europa per far approvare il TTIP con buona pace del principio di precauzione che dovrebbe essere la principale linea guida a tutela dei cittadini europei (N.B.: il TTIP prevede anche la “fantastica” possibilità, da parte della multinazionale interessata, di far causa a chiunque, anche ad un’intera nazione se il suo governo, magari sotto la spinta dell’opinione pubblica, osa approvare norme o leggi che la possano in qualche modo danneggiare; praticamente una sorta di “privatizzazione” di un’intero stato che non potrà più legiferare per proteggere i propri abitanti o il proprio “made in…” se ciò lede in qualche modo gli “affari” di questa o quella “lobby” se il trattato fosse già stato approvato, con questo post, sarei già passibile di denuncia alla faccia della “libertà di parola e di pensiero“).
Con i presupposti di cui sopra e considerando che l’europa oggi è tutto tranne che una “comunità” così come pensata dai suoi fondatori è lampante come andrà a finire. Di fronte al potere economico dei grandi gruppi industriali e delle banche (gli unici che contano a Bruxelles) i politici e le varie commissioni (quelle che decidono sulla maggior parte dei trattati a loro arbitrio anche CONTRO il parere del parlamento, che cazzo serve il parlamento europeo se a decidere sono sempre i soliti noti? ) non faranno altro che approvare ogni “nefandezza” che verrà loro dettata dai poteri forti di cui sopra alla faccia della democrazia e dei cittadini europei.
Mi auguro vivamente di sbagliarmi ma sono piuttosto pessimista, dubito fortemente che coloro che siedono sulle poltrone di comando abbiano “gli attributi” necessari ad opporsi a certe lobby, lo si vede ogni giorno, blaterano tanto (a partire dai “nostri“) ma alla fine si piegano sistematicamente al loro volere.
L’Italia, finora, ha “resistito” agli ogm riuscendo a tutelare quell’eccellenza alimentare che ci distingue nel mondo, abbiamo una biodiversità che molte nazioni si sognano, perderla sarebbe un danno immenso (un vero e proprio “crimine”); la butto li…. si sa mai che i nostri governanti, almeno per una volta, riescano a fare gli “interessi della nazione” e dei suoi abitanti difendendo con “le palle” un patrimonio unico al mondo? ALMENO PROVATECI UNA BUONA VOLTA!!!
cosa possiamo fare noi?
Prevedendo come si evolveranno le cose (gli interessi economici in questa Europa hanno vita più che facile) non resterà un granché per intervenire a livello istituzionale ma ci sono alcune cose che ognuno di noi può singolarmente fare. Nelle nostre mani c’è un potere molto più forte di quello delle lobby, siamo noi a scegliere quali prodotti acquistare e dove acquistarli, le multinazionali non possono far nulla per impedircelo (a meno che questo “pesce d’aprile” non diventi realtà, con certa gente a governarci, purtroppo, non è un’ipotesi del tutto impossibile, l’europa ha pure tentato di mettere fuori legge i forni a legna nelle pizzerie secondo loro non igenici, una “genialata” ma che vadano a quel paese… buffoni!). Ortisconvolti stesso va da sempre in questa direzione fin dagli albori; l’uso di pesticidi e prodotti di sintesi è evitato in ogni modo, una piccolissima realtà limitata nel territorio che ha però parecchio in comune con migliaia di altri piccoli produttori che offrono i loro prodotti, perlopiù biologici, direttamente al consumatore senza intermediari in tutt’Italia.
Coltivare, quando è possibile, un piccolo orto, acquistare presso un piccolo produttore o, al supermercato, leggere attentamente le etichette per capire da dove arriva un frutto o un ortaggio scegliendo quello più “etico” che, possibilmente, sia anche “di stagione” non è un’impresa “titanica” (vi pare abbia senso, come messo in luce da una recente inchiesta, che un pasto percorra mediamente 1900 km. per giungere sulla nostra tavola ???????). Sembra una cosa insignificante ma, ad essere pessimisti, se anche solo il 5% dei consumatori italiani lo facesse avrebbe un’impatto enorme; difficile? non direi… è accaduto recentemente con l’olio di palma, la presa di coscienza dell’opinione pubblica ha prima portato ad uno spot (truffaldino) che ne esaltava le qualità, pagato dalle stesse industrie che lo utilizzavano, e, successivamente, a clamorose smentite di loro stesse (avete notato quante pubblicità, ultimamente, enfatizzano la frase “senza olio di palma“?). Quindi è possibile e anche piuttosto facile basta metterci un po di “buona volontà” con il “cuore” rivolto al futuro dei nostri figli e delle prossime generazioni (senza dimenticare che il pianeta Terra è uno solo, non abbiamo alternative!!!!).
Lo scenario peggiore.
So di essere stato “logorroico” ma abbiate ancora la pazienza di immaginare ciò che potrebbe accadere in un futuro piuttosto prossimo, solo supposizioni, speriamo restino tali.
L’antitrust dà l’ok all’acquisizione, i politici europei così come quelli di altri paesi (la “razza” è sempre la stessa in tutto il mondo) recepiscono pedestremente i diktat delle lobby approvando l’uso degli ogm. Perfetto, l’armaggedon è servito. Monsanto (o altra multinazionale) produrrà e “imporrà” (non le “proporrà“… in un modo o nell’altro le imporrà così coma ha fatto già molte volte) agli agricoltori le proprie sementi, le monocolture geneticamente identiche prenderanno il sopravvento sulle varietà autoctone facendole scomparire o “ibridandole” irrimediabilmente, quali le possibili conseguenze ?
- Una malattia o un parassita diventa “resistente“ ai prodotti di sintesi della Bayer (o altro colosso della chimica), attacca le colture distruggendole e compromettendo i raccolti. Come minimo i prezzi dei generi alimentari da esse derivate subiranno un notevole incremento, gli agricoltori falliranno o, nella peggiore delle ipotesi, si andrà incontro ad una carestia.
- Gli ogm diffusi a livello mondiale sono talmente sani e sterili da provocare un’aumento incontrollato delle allergie (dite che non sia possibile ? 30/40 anni fa, quando gli alimenti e non solo non erano così “perfetti” e controllati come oggi, quante persone soffrivano di allergie ? Non conosco le statistiche ma posso approssimare un’1% rispetto ai giorni nostri); una manna dal cielo per le multinazionali chimico-farmaceutiche. Monsanto vende le sementi e i diserbanti, la Bayer che la controlla vende i pesticidi, i raccolti causano un’aumento delle patologie allergiche che vengono combattute con gli antistaminici sempre della Bayer. Un’affare colossale, non 2 ma 4 piccioni con una fava, il cerchio si chiude alla faccia del conflitto d’interessi che, si sa, al giorno d’oggi non conta più nulla; vi sembra inverosimile ?
- Il peggiore di tutti, stessa “storia” del punto 2 con la sola differenza che dopo 10, 20 o più anni si scopre che gli ogm causano patologie gravi come il cancro (inverosimile anche questa? Vi dice niente la parola Ethernyt?), i 4 piccioni restano solo che il quarto è mostruosamente più grasso (medicinali da 1000 o più euro a dose!).
- Antibiotici e/o vaccini “inseriti” a forza nei prodotti agricoli, un toccasana per la popolazione mondiale, non sono più necessari i vaccini, il cibo stesso ci immunizza… siamo sicuri che andrebbe tutto bene o, come per le piante, i patogeni riuscirebbero a “beffarci” comunque? Prima o poi ce la farebbero (è di dominio pubblico il fatto che sempre più batteri risultino resistenti agli antibiotici proprio a causa del loro abuso sia umano che negli allevamenti). Risultato… e vai di nuovo col 4° piccione grasso e pasciuto.
Mi fermo altrimenti potrei andare avanti ancora per pagine e pagine. L’augurio che rivolgo a me stesso e a tutti gli altri è quello di essermi sbagliato sistematicamente su tutto quanto scritto, buona fortuna a tutti, ne abbiamo bisogno!