Un po di storia.......
Tutto inizia a settembre 2012, la scomparsa di una persona cara ha innescato una serie di eventi che ha portato dapprima ad un cambiamento di pensiero e in seguito a scelte di vita più semplici e meno stressanti.
Prima di allora era questa persona ad occuparsi dell’orto, il primo pensiero, complice un’attività che occupava e, seppur meno, occupa tuttora buona parte della giornata, fu quello di smantellare tutto trasformandolo in semplice prato facile da gestire e poco impegnativo, così è stato fino alla primavera successiva quando, dopo reiterate insistenze famigliari, ci si è ritrovati alle prese con la preparazione del terreno e con le prime semine e trapianti, poca roba ma determinante per una svolta di pensiero del tutto inattesa.
Il primo principio cardine della filosofia di coltivazione è stato fin dall’inizio “le piante se la devono cavare da sole” e così è stato ed è tuttora, nonostante la disapprovazione generalizzata da parte di buona parte di parenti, amici e vicini orticoltori di così detta “esperienza” la terra ha dato i suoi frutti anche oltre le migliori previsioni. Veder nascere e crescere una pianta porta a riflettere sul senso di una esistenza sempre di corsa che genera stress e non vita come un piccolo seme.
Da quel momento si sono fatte strada alcune scelte, anche non convenzionali, che hanno portato a rallentare i ritmi con la consapevolezza che ogni cosa ha i suoi tempi abbandonando definitivamente il “voglio tutto e subito” dei nostri tempi. Coltivare ha insegnato a saper attendere, ad accontentarsi di ciò che si ha e che ti viene donato dalla terra, a sentirsi rilassati nonostante ore passate a zappare, rastrellare, seminare o chi più ne ha più ne metta.